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  Discorso fuori scena per una Pittura fuori stagione

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......ma insomma qual è il discorso?
Probabilmente si tratta della risonanza che la parola "cornice" fa scaturire.
Chi negherebbe che il suono di quella parola, nata per "includere picturam in forma", sia capace di evocare sia il verso della cornix (cornacchia) che quello molto più epico del cornus (corno)? Certamente nessuno, anche se pochi ammetterebbero che questo suono abbia qualcosa da spartire con la mania di scambiare le cornici con i quadri, la forma con i contenuti, le parole con le cose. Ma allora dove si vuole andare a parare? Certamente non in uno di quei noiosissimi discorsi critici fatti apposta per aumentare la confusione. Tutto iniziò qualche anno fa con il quadro Dei Vivi e dei Morti, un'opera che cercava di trasformare il verso delle cornacchie del '900 in un possibile canto: Burri e le strutture rinascimentali, l'arte povera con il " tono" dei veneziani, i ritmi del rock con quelli di Mozart. Poi ci fu il tempo del Trono Vuoto, un nuovo modo di armonizzare la funzione dell'arte moderna con le sua storia millenaria: 110 opere di grandi dimensioni per raccontare gli ordini mentali della nostra civiltà dalla religione alla scienza. E poi....incomprensione, cattiverie, sordità, insomma tutto il repertorio delle storie agiografiche dell'arte.. E poi ..e poi si è osato cercare nella moda quei " valori condivisi" da molte persone che non devono la loro sopravvivenza alla capacità di non capire niente. Ci siamo così trovati fra questi dipinti e queste sculture fuori stagione dedicati ai linguaggi astratti, alla leggerezza, al photo advertising, agli oggetti e ai profumi, al gioco e perché no a qualche ritratto quasi antico
...ma insomma c'è proprio bisogno di un discorso?

An act out off play for an "out of season" painting

.......so what is the point?
Possibly it is about the resonance originating from the Italian word "cornice" (Italians use this word as an architectural term to signify a picture-frame or to describe a setting). Who could deny of this word purposed to "includere picturam in forma", able to recall both the sound of the cornix (crow) and the epic one of the cornus (horn)? No one for sure, even though a few would argue that its sound has something to partake with the practice of exchanging "frames" with paintings, form with content, words with things. Then what are we aming at? Clearly not at one of those criticisims conjured up to feed confusion. It all started some years ago with a painting called "Dei Vivi e dei Morti" (of the living and the dead's) a work that tried to shift the call of the 20th Century crows to a possible song: Burri and the renaissance structures, the "Arte Povera" with the Venetian "tonality", the rythms of Rock-n-roll with Mozart's. Then time elapsed into a work called "Trono Vuoto" (The Empy Throne), a unique effort to harmonise the role of modern art with its historical background: 110 large pieces of work desplaying our civilization mental orders through religion to science. Then...just incomprehension, malice, deafness, of course the whole repertoire featuring Art's "a-geographical" accounts. Thus I dared looking for those "common values" in the world of Fashion among many people who hold out without having to rely on an understanding. The outcome is amid paintings and sculptures "out of season" dedicated to abstract expressions, levity and photo advertising, important pictures, objects and perfumes, play and strangely enough to some elderly portraits......so is there really a necessity for a subject?

 


 
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