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Menù generale Italiano, English, Français, Deutsche Luigi Granetto svolge una intensa attività in campo artistico e letterario. Inventore di felici formule editoriali ha dato un significativo contributo alle ricerche sugli aspetti interdisciplinari delle arti. Nella sua prima infanzia maturò una inconscia predisposizione creativa, probabilmente facilitata dagli amici di famiglia: l'architetto Gino Pollini padre di Maurizio, Fausto Melotti, Fortunato Depero e lo zio Giuseppe Toffanin con il quale intrattenne per tutta la vita un intenso epistolario. Nel 1961 andò a vivere a Roma con Elisabetta Marangoni, seconda moglie di suo nonno Cesare e amica dell'Arch. Luigi Moretti che aveva restaurato per la famiglia, sia la casa di Piero Portaluppi di Corso Venezia a Milano, sia quella di via Condotti a Roma. Luigi Moretti e i suoi amici furono essenziali per la sua formazione culturale in quella prima permanenza romana (1961-1969): Giorgio de Chirico che gli insegnò i primi rudimenti dell'arte pittorica e il suo gallerista Antonio Russo che ospitò nel 1986 una sua mostra alla Galleria la Gradiva; Giuseppe Ungaretti (1888-1970) che condizionò la stesura dell'opera teatrale "Polite" musicata da Mario Barbaglia e messa in scena a Verona nel 1966 al Teatro Due Torri, sempre Ungaretti gli fece conoscere per primo la poesia di Vinicius de Moraes (1913-1980), autore al quale dedicherà nel 1983 un:saggio con l'editore Curcio; Adalberto Libera che, regalandoli una copia della "Pelle" di Curzio Malaparte, gli insegnerà le terribili conseguenze non solo dell' ingenuità ma anche dell'innocenza; Aldo Palazzeschi che per primo gli parlò di Roberto Guicciardini, uno dei pochi "illuministi" sopravissuti alle macerie del marxismo leninismo (vedi ritratto); Michel_Tapié (1909-1987) che gli fece scoprire l'arte informale ; Giuseppe Capogrossi (1900-1972) al quale dedicò alcune opere del 1966 e che presentò all'amico stampatore Richard Price Rummonds per illustrare sei poesie di Jorge Luis Borges, poi sostituito da /Arnaldo Pomodoro per l'improvvisa scomparsa dell'artista; il Cardinale Salvatore Pappalardo e il pittore monaco Ambrogio Fumagalli (1915 -1998) che gli trasmisero l'interesse per le tradizioni ebraico cristiane: Ferruccio Ulivi che gli dedicherà nel 1986 un saggio. Oltre a questi maestri di vita frequentò molti coetanei che condizionarono le sue scelte future: Annalisa Foà figlia di Arnoldo e poi moglie di Renato Mambor , il primo testo teatrale dell' Anteditore fu il Miles Gloriosus di Plauto con la regia di Foà; Giulio Ruffo, a cui dedicherà le Tele Giuliane; Andrea Franchetti, nipote del collezionista Giorgio e di Tatiana moglie di Cy_Twombly , Letizia Franchetti e la sorella Bianca che incontrò in casa sua il futuro marito Gabriele Mazzotta ; Caterina Cardona, sorella di Giorgio e figlia di Giacinto, uno dei fondatori del Partito d' Azione e poi moglie di Antonio_Gambino ; Pietro Caronia figlio dell'arch Giuseppe (1915-1994) e nipote di Luigi Pirandello e di suo figlio Fausto che sposò Gioia Ferrucci nipote di Luigi Pintor. A questi amici se ne aggiunsero molti altri conosciuti nelle trasferte a Verona e a Cortina D'Ampezzo: il fotografo Pino Guidolotti, autore di importanti monografie dedicate a Donatello, Bernini e Andrea Palladio, la sanscrista Fabrizia Baldissera vedi Tele Giuliane, Davide Rampello che diventerà il direttore della Triennale di Milano e con il quale condivise l'amore per la poesia; Ginevra Serego degli Alighieri ritratta nel quinto giorno della Genesi, Gianandrea Gazzola figlio di Piero Gazzola; Elisabetta di Prisco figlia di Giuseppe, fondatore con Emilio Lussu, Lelio Basso e Vittorio Foa del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP); il pittore e scenografo Pino Casarini; Elisabetta e Susanna Zevi, figlie di Alberto fondatore con Roberto Calasso e Luciano Foa' della casa editrice Adelphi e di Bianca Candian che tradusse il romanzo "La gran bevuta" di René Daumal che fu riscritto da Luigi per il teatro con il nome di Totochabo o dell'ubriachezza; Luca Formenton nipote di Arnoldo Mondadori con il quale lavorò nel 1995 al Saggiatore. Fra il 1968 e il 1969 partecipò al movimento degli studenti dipingendo opere con uno spirito illuminista e ridanciano molto distante dall'ideologia leninista allora in voga: "Marceau e Lenin", "L'arte della Conversazione (Voltaire e Castro)", "Marx o Marx", "Volontà che illumina (Houdini e Ho Chi Minh)", "Aryanim 2 Lettere Persiane" Nel 1970, ritornando a Verona, dipinse L'Angelo Caduto, la sua prima opera che tentava di liberarsi dal conformismo modernista dei replicanti della seconda metà del secolo, dieci anni dopo questa sua esperienza verrà ripresa con toni neo espressionisti dal movimento della Transavanguardia e negli anni 80 dalla straordinaria pittura di Anselm Kiefer. Nel 1970, ritornando a Verona, dipinse L'Angelo Caduto, la sua prima opera che tentava di liberarsi dal conformismo modernista dei replicanti della seconda metà del secolo, dieci anni dopo questa sua esperienza verrà ripresa con toni neo espressionisti dal movimento della Transavanguardia e negli anni 80 dalla straordinaria pittura di Anselm Kiefer. Nel 1971 pubblicò "Archeologia Poetica" raccolta di poesie e saggi scritti fra il 1964 e il 1971 e fondò con la moglie Enrica Gaspari Vaccari la casa editrice Anteditore. Nel 1972 strinse amicizia con Daniele Oppi, Enrico_Baj, Roberto Sanesi, Giovanni Sesia, EmilioTadini, ManinaTischler, Alain_Jouffroy, Sebastian Matta, Agustín Español Viñas, David Maria Turoldo, Gianfranco Baruchello, Ernesto Treccani, Gianfranco_Draghi, Paolo Baratella, Stefano Pizzi, e molti altri.
Nel 1973 conobbe
Giovanni Testori
e illustrò la copertina del suo
Macbetto nell'ambito delle pubblicazioni dell'Anteditore
per il Teatro Pier Lonbardo. Sempre nello stesso anno dipinse
Personaggio
e Uomini e bestie,
dove cercò una prima sintesi fra il manierismo segnico intrappolato
nell'eleganza di
Jackson Pollock e la tradizione Tintorettiana.
Dal 1974 al 1978 oltre a continuare a dipingere opere come
Amanti veneziani
del 1974 e I Morti che Volano del 1976, Amanti del 1977,
scrisse nel 1976 l'opera
teatrale "Il Mercurio" e continuò l'attività grafica per le copertine di varie opere:
"L'Isola nella Tempesta" di Moretti Schipa del 1974,
Roberto Vecchioni Poesie e Canzoni del 1976, Edipus di Giovanni Testori
del 1976,
Canzoni di Paul Simon
.del
1977 etc.
Nel 1982 fondò l'Agenzia Editoriale Azzurro con la quale pubblicò
sue interviste a
Franco Parenti,
Aldo Trionfo,
Giulio Bosetti, un saggio dedicato a
Samuel Beckett, l'opera
teatrale "Iwona principessa di Borgogna" di
Witold
Gombrowicz e
un libro di
Roberto Gervaso "La sposa di Roma": 5 donne famose
fatte rivivere da .Elvira
Gramano
Nel 1983 espose in una personale allo
Studio d'Arte Giovanna Gamberini "L'Insetto"
e il grande quadro
"Dei Vivi e dei Morti", opera dedicata alla cronaca che diventa storia in un lento
"..stratificarsi di modi d'essere e di pensare, di caos e di ordini; di
detto e non detto.
(Luigi Granetto - conferenza sul Trono Vuoto - Università La Sapienza -
Roma 21-2 92). Sempre nello stesso anno pubblicò con
l'Editore Curcio dei saggi dedicati a Vinicius de Moraes,
/Luigi Tenco, /Nino
Manfredi,
Ivan Graziani, e ai
Fratelli De Angelis, Guido e Maurizio. Nel 1986 espose con Luigi Montanarini, Sergio Scatizzi, Gennaro Picinni e Amintore Fanfani alla Galleria La Gradiva dei fratelli Ettore e Antonio Russo, gli stessi che fondarono nel 1935 la mitica Galleria La Barcaccia. Per l'occasione uscì il catalogo di Antonio Russo "Rappresentazione ed evocazione" cinque mostre personali presentate da Carmine Benincasa (Montanarini), Raffaele Monti (Scatizzi), Romeo Lucchese (Picinni), Fortunato Bellonzi (Fanfani) e Ferruccio Ulivi (Granetto). Fu questa l'occasione per ritrovare anziani maestri abituali frequentatori della Galleria: Emilio Greco, che lo aspettò un pomeriggio seduto davanti al suo quadro Intorno a Van Gogh, il generoso Pericle Fazzini, autore della statua del "suo" adorato Ungaretti, Pietro Annigoni che in maniera del tutto inattesa comprese la "pelle" della sua pittura discutendone con Riccardo Tommasi Ferroni , Édouard Pignon con il quale condivise l'amore per Luca Signorelli, Mario Schifano e Gino De Dominicis che approvarono il suo desiderio di continuare una tradizione così lontana dalle loro esperienze, Giulio Turcato, /Alberto Sughi e molti altri.
Nel 1987 espose alla Galleria Centro Steccata
di Parma e nella Chiesa di S.Tiburzio di Parma sette tele di grande
dimensione dedicate alla Creazione del mondo, in occasione del
debutto dell'opera dell'amico
Franco Battiato "Genesi" al Teatro
Regio.
Dal 1988 al 1992 realizzò il Trono Vuoto, mostra di sculture,
pitture e suoni in diciotto stanze. Nel 1991 uscì "Notte Trasfigurata un
poeta e un pittore per un libro" di Alessandro Masi:
presentazione e mostra delle opere dedicate alla notte da Granetto e dal
poeta
Giuseppe Giovanni Battaglia
alla Galleria di
Philippe
Daverio
di Milano, alla libreria "La Conchiglia" di Capri e alla Galleria
"La Steccata". Sempre nel 1991 espose il secondo giorno della
Genesi al Museo Torre Pallotta di Altomonte per la mostra " Come
dentro uno specchio. L'Europa nell'arte italiana 1990-1910" curata
da Carmine Benincasa e pubblicò uno studio del Quinto Giorno nel
libro di poesie di Giuseppe Giovanni Battaglia
Nel 1995 personale a Verona alla Galleria Brà-Italarte
ed esposizione alla Triennale e
allo Spazio Ansaldo di Milano dei suoi progetti per il Consorzio
Replastic.
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